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LO STILE DI VITA MOTORIO Stampa E-mail

Lo stile di vita motorio

Lo stile di vita motorio è composto da 3 domini fondamentali: tempo di sedentarietà, tempo di attività fisica e tempo di sonno.

Per tempo di sedentarietà si intende il numero di ore giornaliere che passiamo seduti o allungati a lavorare, studiare, guardare la Tv, giocare al PC e alle varie console, rilassarsi ecc.

Per tempo di sonno, in maniera banale, s’intende il numero di ore notturne in cui si dorme (ottimale 7/8 ore).

Prima di addentrarci nella definizione di attività fisica bisogna definire il concetto di metabolismo basale, metabolismo a riposo e di equilibrio metabolico.

Per metabolismo basale s’intende la quantità di energia necessaria al corpo a svolgere, le funzioni vitali in condizioni standard di temperatura (20°C – 27°C), a riposo, ma nello stato di veglia, a digiuno da almeno 12 ore, dopo aver trascorso una notte riposante, non aver svolto attività fisica nelle ore precedenti la misurazione e dopo aver rimosso gli stimoli stressanti. Esso viene influenzato da fattori individuali come sesso, età, patologie, fumo, farmaci, attività sportiva praticata e regime alimentare. Si definisce, invece, metabolismo a riposo la quantità di energia necessaria al nostro corpo a svolgere, a riposo, le funzioni vitali in qualsiasi condizione individuale, ambientale e in qualsiasi momento della giornata. Per equilibrio metabolico s’intende l’insieme delle calorie introitate con il cibo e delle calorie consumate attraverso la dissipazione di calore (tramite sudore, urine ecc), l’attività fisica e il metabolismo basale. In condizioni “standard” ci deve essere equilibrio metabolico (CALORIE INTROITATE (c.ca 1200) – CALORIE CONSUMATE (c.ca 1200) = 0). Nelle diete ipocaloriche la bilancia pende a favore delle calorie consumate, che devono essere maggiori di quelle introitate, in quelle ipercaloriche, d’altro canto, le calorie introitate devono essere maggiori di quelle consumate.

All’interno dell’attività fisica distinguiamo l’attività fisica spontanea, l’esercizio fisico e lo sport. Per attività fisica spontanea intendiamo una qualsiasi attività della nostra vita (es. portare una cassa d’acqua ,spostare un mobile, fare una passeggiata con gli amici) che comporta un dispendio energetico maggiore di quello del metabolismo a riposo. Per esercizio fisico s’intende un’attività fisica strutturata, organizzata e regolare svolta sia autonomamente (walking, footing, ciclismo, trekking ecc) e sia presso strutture specifiche quali palestre, piscine, sale da ballo ecc. Per sport intendiamo un’attività fisica strutturata, organizzata con regole specifiche e basata sull’elemento competitivo con avversari.

Come abbiamo detto all’inizio il tempo di attività fisica va a incidere sullo stile di vita motorio insieme al tempo di sedentarietà e a quello di sonno.  La valutazione dello stile di vita è complessiva, infatti una persona può essere sedentaria anche praticando regolare esercizio fisico, se passa il resto della sua giornata seduto o sdraiato oppure può avere uno stile di vita attivo anche non praticando esercizio fisico, svolgendo un’attività lavorativa che comporta un dispendio energetico notevole.

Scientificamente, per avere uno stile di vita molto attivo e per avere massimi benefici sulla salute, occorrerebbe passare molte ore della giornata in piedi e svolgere esercizio fisico dalle 4 alle 5 volte a settimana, però, nel tram tram della vita quotidiana di oggi è quasi impossibile rispettare queste indicazioni alla lettera, perciò dobbiamo ricordarci che MENO è MEGLIO DI NIENTE.

Le indicazioni dell’OMS danno, come quantità minima di attività fisica a settimana circa 175’ (media circa 20 - 25’ al giorno) per prevenire l’insorgenza di patologie cardiovascolari metaboliche.

I miei consigli per avere uno stile di vita più attivo e più sano sono di magiare in maniera equilibrata, facendosi aiutare da un professionista del settore se non ci si riesce (LA PALESTRA GEM COLLABORA CON LA BIOLOGA NUTRIZIONISTA MARIANNA DI RIENZO), spezzare la sedentarietà ogni 30 – 40’, se si è studenti o si svolge lavoro di ufficio, anche facendo un breve giro della stanza, preferire una passeggiata con gli amici (o, soprattutto per i maschi, un partitella di calcetto) a guardare la TV o a giocare troppo tempo alle varie console, e, soprattutto, svolgere esercizio fisico regolare (almeno 3 volte a settimana), o autonomamente o, se possibile, presso una palestra, una piscina o un centro sportivo qualificato svolgendo o attività di gruppo o, meglio ancora, svolgendo un allenamento personalizzato, preparato da un istruttore competente e qualificato, basato sullo stile di vita, sul regime alimentare, sulle esigenze e sugli obiettivi di ognuno di noi.

Dott. Piero Campitelli (laureato in scienze delle attività motorie e sportive e laureando in scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate)

 
La ginnastica posturale Stampa E-mail

LA GINNASTICA POSTURALE

La ginnastica posturale è un tipo di ginnastica che ha come scopo quello di migliorare la postura attraverso il rinforzo della muscolatura.

Prima di entrare nel merito è opportuno dare una definizione di postura e soprattutto di postura corretta.

La postura può essere definita, genericamente, come la posizione del corpo umano nello spazio e la relativa relazione tra i suoi segmenti corporei. La postura può essere eretta (monopodalica e bipodalica), seduta e in decubito (prono, supino e laterale).

La postura corretta è definita come la posizione più idonea del nostro corpo nello spazio per attuare funzioni antigravitarie con il minor dispendio energetico possibile, sia in stazione che in deambulazione.

Al suo mantenimento contribuiscono fattori biomeccanici, neurofisiologici, emotivi e psicologici.

Lo scopo della ginnastica posturale, come già detto, è quello di rinforzare i principali muscoli che concorrono al mantenimento di una postura corretta, cioè i muscoli paravertebrali e lombari, i muscoli addominali, i muscoli respiratori, infatti una corretta respirazione è, di solito, associata a una migliore postura, e i muscoli stabilizzatori del bacino, che rappresenta la principale leva del nostro corpo.  Al rinforzo di questi muscoli, soprattutto nelle lezioni di gruppo, si può associare la tonificazione delle altre parti del corpo, anche attraverso l’ausilio di elastici, cavigliere e pesetti. Inoltre un ruolo fondamentale è svolto dallo stretching che permette l’allungamento e il rilasciamento della muscolatura.

La ginnastica posturale può essere classificata in antalgica, cioè volta  a ridurre il dolore, derivante da varie cause, e in preventiva,  con lo scopo di ridurre il rischio di insorgere in sintomatologia dolorosa, soprattutto nella schiena, che rappresenta l’asse portante del corpo umano.

La ginnastica posturale viene prescritta, di solito, per dolori alla cervicale, a collo e spalle e per il mal di schiena, sia idiopatico, sia secondario a patologie muscolo – scheletriche come scoliosi, lordosi, cifosi ed ernia del disco. Inoltre è fortemente consigliata alle donne in gravidanza, al fine di ridurre la pressione esercitata dal feto sulla colonna vertebrale, attraverso il rilasciamento e il rinforzo dei muscoli paravertebrali e lombari.

La ginnastica posturale può essere individuale, individualizzata o di gruppo.

La posturale individuale prevede un rapporto vis a vis istruttore – paziente ed è usata principalmente nei casi di una patologia definita, che richiede esercizi specifici e nei casi di rieducazioni posturali post – traumatiche.

Dopo un ciclo di lezioni individuale è possibile passare a lezioni individualizzate, svolte in piccoli gruppi, composti da massimo 4 – 5 persone, di solito con patologie simili, in cui ognuno svolge il suo programma di lavoro individuale con l’istruttore che ha il compito di controllare la corretta esecuzione degli esercizi e, in caso di necessità, correggere gli errori. I vantaggi delle lezioni individualizzate sono economici, in quanto costeranno sempre meno delle individuali e, soprattutto, psicologici, in quanto, attraverso esse, è possibile confrontarsi con persone che hanno dei problemi simili.

La ginnastica posturale di gruppo viene usata principalmente a scopo preventivo, sia di patologie che di eventuali recidive (a seguito di lavoro individuale e individualizzato). Le lezioni di gruppo prevedono esercizi generali di mobilitazione e rinforzo della muscolatura paravertebrale, addominale, respiratoria  e del bacino, associati ad esercizi di stretching e di tonificazione generale.

Dott. Piero Campitelli (laureato in scienze delle attività motorie e sportive)

 

 

 

 

 
IL PILATES RING O CERCHIO PER PILATES Stampa E-mail

Il pilates, fondato nel 1920 da Joseph Pilates, si basa su una serie di movimenti di rinforzo muscolare dolce, non traumatizzante per le articolazioni, e su un lavoro di respirazione lento e profondo.  Puntando sui muscoli posturali possiamo ottenere dei risultati efficaci, ottenendo una migliore postura, un corpo magro, solido e più flessibile. Diverso dalla muscolazione classica, il pilates utilizza degli accessori, tra i quali un Pilates Ring o anello per Pilates. Di semplice utilizzo, presenta numerosi vantaggi, che scoprirai in questo articolo.

                        

Il Pilates Ring è un cerchio dotato di due impugnature laterali. Questo accessorio può essere posizionato tra le mani per allenare la parte alta del corpo, ma anche tra le cosce per accentuare il lavoro degli adduttori.

 Questo anello per Pilates è un accessorio completo che ti permetterà di ottenere dei risultati immediati. Quali sono i segreti di una tale efficacia? Ecco 3 buoni motivi per provare il Pilates Ring:

Il Pilates ring è un anello di resistenza che permette di eseguire numerosi esercizi per la parte superiore del corpo, la vita ma anche le gambe. Grazie a questo sistema di resistenza offerto dalle molle, puoi realizzare un allenamento completo. I movimenti ripetitivi e la pressione che eserciti aiutano ad affinare e rassodare il corpo in profondità, in maniera mirata.

 Non c'è bisogno di soffrire per avere un corpo magro e tonico! Il Pilates Ring ti offre la possibilità di scolpire i muscoli senza difficoltà. Si possono fare molti esercizi non traumatizzanti per il corpo. Niente di meglio per riprendere la pratica sportiva dolcemente.

 

I diversi esercizi con il Pilates Ring impediscono la monotonia. Puoi variare gli esercizi come vuoi e secondo i muscoli che desideri allenare, cambiando l'allenamento: braccia, petto, vita, cosce, glutei…

Prof.ssa Giovanna De Petra (Istruttrice di pilates) 

 
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